venerdì 9 settembre 2016

RIOLO TERME (RA) - ABITI NUZIALI VINTAGE E MUTANDONI DELLA NONNA

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RIOLO TERME (RA) – Ancora una iniziativa congiunta portata avanti dall'Associazione Culturale Romagna e la Pro Loco di Riolo Terme. Si tratta di un simpatico evento che ci riporta indietro di diversi anni per la gioia delle mame di ieri e delle nonne di oggi. Giovedì prossimo 15 settembre 2016, con inizio alle ore 21, in corso Matteotti a Riolo Terme andrà in scena un vero e proprio "amarcord" in versione matrimoniale. Infatti, all'evento "Come eravamo" ci sarà una accattivante e simpatica nonché elegante sfilata di abiti da sposa vintage indossati dalle ragazze di oggi. Si parla in prevalenza di "mise" anni '60, '70 e '80 con una sorpresa che consisterà nella simpatica riproposizione di originali mutandoni del tempo che fu. Nel corso della serata verrà ripercorsa la storia meno recente degli abiti da sposa con curiosità ed aneddoti per tutti i gusti. Insomma una serata frizzante che vedrà la straordinaria partecipazione del maestro Daniele Faziani ed il suo sax dalle note sicuramente espressive e duttili. Gli organizzatori hanno annunciato che in caso di maltempo l'appuntamento verrà rinviato a data da precisare.

                                                            Alfonso Aloisi     

Riolo Terme Come eravamo (1).jpg (121068 byte)

Daniele Faziani.jpg (11101 byte)

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lunedì 8 agosto 2016

GIULIANOVA - IL PROFESSOR GIOVANNI GASBARRINI PRESENTA IL SUO SECONDO LIBRO

GIULIANOVA – Villa Dulcis "…e la storia continua", questo il titolo del secondo libro scritto dal professor Giovanni Gasbarrini che verrà presentato il prossimo 20 agosto proprio all'interno del parco della bellissima dimora liberty realizzata nel 1912 su progetto dell'architetto Silvio Gambini di Busto Arsizio, teramano di origini. La nuova pubblicazione è in pratica la continuazione del primo volume "Villa Dulcis", presentato proprio un anno fa, che narra della "storia di una famiglia a cavallo di tre secoli" e che si è pregiato della presentazione dello scrittore televisivo Francesco Freyrie, tra l'altro nipote dell'autore. In quel contesto Giovanni Gasbarrini ha disegnato un racconto sintetico, ma incisivo sulla importanza dei genitori. La saggezza di un tempo a completa disposizione di figli e nipoti nel solco tracciato anche dalle antiche tradizioni d'Abruzzo. Di Antonio Gasbarrini, padre di Giovanni e celebre clinico e archiatra di tre Pontefici (Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI), oltre che consulente di celebri personaggi come Padre Pio da Pietrelcina, la Regina Elena di Montenegro e Giulio Andreotti, viene riportata la commovente, ma significativa storia dell'inizio della sua carriera nell'indigenza economica. L'aiuto della famiglia e la grande volontà furono il segreto del successo che toccò elevati livelli della medicina europea. Della mamma di Giovanni, Elisabetta Tinozzi, napoletana di adozione, ma abruzzese di origini (Cugnoli in provincia di Pescara), vengono raccontati 30 episodi della vita napoletana del primo novecento. Le descrizioni fanno rivivere le esperienze non solo della famiglia Tinozzi, comuni  un po' a  tutti gli Italiani che hanno vissuto quel periodo di storia e che Giovanni non ha voluto fossero dimenticati.

Il secondo volume vede la commovente prefazione del maestro Pupi Avati di poco più anziano di Giovanni e che con lui ha condiviso la vita bolognese della seconda metà del '900. Naturalmente, il professor Giovanni Gasbarrini ha voluto sottolineare i motivi del duplice saggio.
Proprio quest'anno Gasbarrini compie 80 anni e la sua vita,  trascorsa per quasi 60 anni con la moglie Marilù, è stata ricca di esperienze, molte delle quali difficili (la guerra, lo sfollamento, i bombardamenti, il periodo della ricostruzione dell'Italia), tenendo comunque sempre nei pensieri la vita trascorsa in Villa Dulcis.
Vuole ricordarla a figli , a nipoti e ad amici, per offrire delle esperienze possibilmente da condividere e da ripetere.
Significativa la descrizione di come una famiglia può vivere nel corso di esperienze difficili, se queste vengono rasserenate dall'amore che scaturisce da personaggi, spesso assai divertenti e comunque indimenticabili.
Emozionanti alcuni episodi narrati e soprattutto il ricordo degli amici con cui Giovanni non può più parlare, ma che sente vicini come un tempo nel giardino di Villa Dulcis.

Il volume si ferma al 1960, quando Giovanni si sposò con Marilu'. Dice l'autore: "Il perchè è molto semplice. Fino a quel periodo i ricordi sono nitidi e ricchi di particolari e dettagli spesso tornati alla mente con l'aiuto della sorella Maria Adelaide".
Nell'ultimo capitolo viene annunciato il terzo volume che Giovanni spera di riuscire a concludere per la stagione estiva del 2017. L'indice è già fatto: la vita universitaria  fino al premio Berlino 2013 della Società Europea di Gastroenterologia come migliore ricercatore e clinico, la  sua esperienze in varie sedi universitari, gli allievi da lui amati come figli, la vita trascorsa in barca, a cavallo e nei viaggi per il mondo sempre insieme ai familiari.
Siamo sicuri che anche questo secondo volume avrà un più che positivo riscontro pari al primo che ha conseguito a Riolo Terme (Ra) nell'ottobre 2015 il XXVI Premio Vallesenio.

                                                                                                       Alfonso Aloisi

 

GIULIANOVA - IL PROFESSOR GIOVANNI GASBARRINI PRESENTA IL SUO SECONDO LIBRO

GIULIANOVA – Villa Dulcis "…e la storia continua", questo il titolo del secondo libro scritto dal professor Giovanni Gasbarrini che verrà presentato il prossimo 20 agosto proprio all'interno del parco della bellissima dimora liberty realizzata nel 1912 su progetto dell'architetto Silvio Gambini di Busto Arsizio, teramano di origini. La nuova pubblicazione è in pratica la continuazione del primo volume "Villa Dulcis", presentato proprio un anno fa, che narra della "storia di una famiglia a cavallo di tre secoli" e che si è pregiato della presentazione dello scrittore televisivo Francesco Freyrie, tra l'altro nipote dell'autore. In quel contesto Giovanni Gasbarrini ha disegnato un racconto sintetico, ma incisivo sulla importanza dei genitori. La saggezza di un tempo a completa disposizione di figli e nipoti nel solco tracciato anche dalle antiche tradizioni d'Abruzzo. Di Antonio Gasbarrini, padre di Giovanni e celebre clinico e archiatra di tre Pontefici (Pio XII, Giovanni XXIII e Paolo VI), oltre che consulente di celebri personaggi come Padre Pio da Pietrelcina, la Regina Elena di Montenegro e Giulio Andreotti, viene riportata la commovente, ma significativa storia dell'inizio della sua carriera nell'indigenza economica. L'aiuto della famiglia e la grande volontà furono il segreto del successo che toccò elevati livelli della medicina europea. Della mamma di Giovanni, Elisabetta Tinozzi, napoletana di adozione, ma abruzzese di origini (Cugnoli in provincia di Pescara), vengono raccontati 30 episodi della vita napoletana del primo novecento. Le descrizioni fanno rivivere le esperienze non solo della famiglia Tinozzi, comuni  un po' a  tutti gli Italiani che hanno vissuto quel periodo di storia e che Giovanni non ha voluto fossero dimenticati.

Il secondo volume vede la commovente prefazione del maestro Pupi Avati di poco più anziano di Giovanni e che con lui ha condiviso la vita bolognese della seconda metà del '900. Naturalmente, il professor Giovanni Gasbarrini ha voluto sottolineare i motivi del duplice saggio. 

Proprio quest'anno Gasbarrini compie 80 anni e la sua vita,  trascorsa per quasi 60 anni con la moglie Marilù, è stata ricca di esperienze, molte delle quali difficili (la guerra, lo sfollamento, i bombardamenti, il periodo della ricostruzione dell'Italia), tenendo comunque sempre nei pensieri la vita trascorsa in Villa Dulcis.
Vuole ricordarla a figli, a nipoti e ad amici, per offrire delle esperienze possibilmente da condividere e da ripetere.

Significativa la descrizione di come una famiglia può vivere nel corso di esperienze difficili, se queste vengono rasserenate dall'amore che scaturisce da personaggi, spesso assai divertenti e comunque indimenticabili.
Emozionanti alcuni episodi narrati e soprattutto il ricordo degli amici con cui Giovanni non può più parlare, ma che sente vicini come un tempo nel giardino di Villa Dulcis.

Il volume si ferma al 1960, quando Giovanni si sposò con Marilu'. Dice l'autore: "Il perchè è molto semplice. Fino a quel periodo i ricordi sono nitidi e ricchi di particolari e dettagli spesso tornati alla mente con l'aiuto della sorella Maria Adelaide".
Nell'ultimo capitolo viene annunciato il terzo volume che Giovanni spera di riuscire a concludere per la stagione estiva del 2017. L'indice è già fatto: la vita universitaria  fino al premio Berlino 2013 della Società Europea di Gastroenterologia come migliore ricercatore e clinico, la  sua esperienze in varie sedi universitari, gli allievi da lui amati come figli, la vita trascorsa in barca, a cavallo e nei viaggi per il mondo sempre insieme ai familiari.

Siamo sicuri che anche questo secondo volume avrà un più che positivo riscontro pari al primo che ha conseguito a Riolo Terme (Ra) nell'ottobre 2015 il XXVI Premio Vallesenio.

                                                                                  Alfonso Aloisi