mercoledì 18 luglio 2007

PIANO SPIAGGIA DI GIULIANOVA COME L'ARABA FENICE


Sul “Piano Spiaggia” di Giulianova sono state scritte parole in abbondanza, discorsi a fiume, forse anche di più. Ma dal 26 febbraio, giorno dell’adozione in Consiglio Comunale, sono passati ben cinque mesi senza avere più notizie. Lo strumento di pianificazione demaniale è dato per disperso, quasi una dichiarazione di morte presunta. Per nostro conto abbiamo appreso che, da parte di balneatori e campeggiatori, ci sarebbero dei ricorsi in itinere presso la sede amministrativa competente pur in presenza di un atto deliberativo privo di efficacia. Per il resto silenzio totale. E pensare che, secondo il programma elettorale, si sarebbero dovuti vedere i frutti del Piano Spiaggia entro la stagione turistica 2005 (punto 1, pag. 4). Il “Piano Spiaggia” ha di fronte altre tappe quali l’esame da parte della S.U.P., la delibera del Consiglio Provinciale e poi ancora del Consiglio Comunale di Giulianova per la definitiva approvazione. Dolo dopo quest’ultimo passaggio ci sarà la pubblicazione sul B.U.R.A. Ma allora perché questa “lunga pausa” sulla via della S.U.P.? Qualcuno dice per la presenza di un vizio di forma sostanziale in sede di adozione. Infatti, la “Conferenza di Servizio”, prevista per legge e vincolante come parere, non si è mai tenuta. E alla S.U.P., che è un organo tecnico, pare vogliano vederci chiaro ed acquisire un carteggio secondo i dettami della normativa. L’Amministrazione Comunale deve raccogliere attorno ad un tavolo la Capitaneria di Porto, la Regione Abruzzo (servizi urbanistica e turismo-demanio), dogana, Genio Civile Regionale, Agenzia del Demanio, Comando Provinciale Vigili del Fuoco e Sovrintendenza per un conforto di legittimità. Ma non sarà facile anche perché c’è dell’altro…. Insomma il Vice Sindaco Mastromauro, che come Caronte avrebbe dovuto traghettare il “Piano Spiaggia” verso lusinghieri lidi, è ancora impantanato nella palude Stigia.

Giulianova, lì 18 luglio 2007

Alfonso Aloisi
Libero Movimento Cittadino

"Poveri Giuliesi...!"

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